Una
studentessa fuori sede single per “scelta altrui o divina” non è mai realmente
sola: lei stringe una molteplicità di relazioni con soggetti possenti,a volte
però davvero pesanti, e impara a capirli, a comprendere il loro linguaggio,
consuma la maggior parte delle giornate ad accarezzarli, li porta sempre con
sé, e spesso, specialmente in procinto dell’esame, trascorre molte notti in
loro compagnia: i libri sono proprio quelli che si definiscono “fidanzati
perfetti”! Tale insulsa copertura è accompagnata sempre da frasi, come “voglio
solo dedicarmi allo studio”, alle quali lei è l’unica che ci crede. La realtà è
ben diversa: vittima dei suoi stessi ormoni impazziti, si da’ inconsapevolmente
alla spasmodica ricerca di un compagno come una quaglia nella stagione
dell’accoppiamento. Ogni individuo del sesso opposto nel quale si imbatte è esaminato ai raggi X anche a lunga distanza(
in questi momenti le cinque diottrie mancanti ritornano miracolosamente). Superata
la fase “fisionomica” si cerca di avere un primo contatto verbale con il
soggetto: se la studentessa non fuma, da questo momento improvvisamente andrà
in giro con le sigarette in borsa, ma prontamente senza accendino; spezzerà volontariamente
la punta a tutte le matite per poter chiedere un temperino in prestito(anche se
personalmente non ho mai visto un ragazzo con un temperino nell’astuccio, anzi,
in realtà non ho mai visto un ragazzo con l’astuccio) ; inoltre dimenticherà
forzatamente tutto il programma d’esame per poter chiedere falsi chiarimenti,
passando anche per cretina. Giunta a
casa la prima cosa che fa è quella di cercarlo su facebook: invia la richiesta
d’amicizia(dopo avergli detto appena “ciao”) mentre già si vede vestita da
sposa sull’altare. Aspetta con ansia la notifica rossa e poi si catapulta sulla
sua bacheca. A questo punto basta solo un fugace sguardo per capire che forse è
meglio tornare dai libri: nella migliore delle ipotesi lui è “fidanzato
ufficialmente con Pinca Palla” e ogni due post c’è una canzone di Tiziano Ferro
seguita da un culo capovolto (“ <3 ”)
che provocano nella studentessa picchi altissimi di glicemia e carie
dentarie; nella peggiore invece lui gioca a Farmville, o Petville, o Cityville,
e quindi le uniche cose di cui ha bisogno sono legna, mangime e sementi. Esiste
in realtà anche un’altra categoria di “papabili” che forse risulta essere
quella più criptica da comprendere per la studentessa, ossia quelli che
flirtano apertamente in classe o al bar e che poi hanno una bacheca su FB marcata
da quella che si scopre essere la fidanzata come un cane fa nel parco con la
sua pipì. Alla luce di tutti questi
aggiornamenti di stato la studentessa decide di spegnere il pc , si avvicina
alla scrivania, accarezza il libro e sospira: ”Domani è un altro capitolo!”
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