domenica 17 luglio 2016

DIARIO DI UNA FUORISEDE –capitolo quattordici : le relazioni-



Una studentessa fuori sede single per “scelta altrui o divina” non è mai realmente sola: lei stringe una molteplicità di relazioni con soggetti possenti,a volte però davvero pesanti, e impara a capirli, a comprendere il loro linguaggio, consuma la maggior parte delle giornate ad accarezzarli, li porta sempre con sé, e spesso, specialmente in procinto dell’esame, trascorre molte notti in loro compagnia: i libri sono proprio quelli che si definiscono “fidanzati perfetti”! Tale insulsa copertura è accompagnata sempre da frasi, come “voglio solo dedicarmi allo studio”, alle quali lei è l’unica che ci crede. La realtà è ben diversa: vittima dei suoi stessi ormoni impazziti, si da’ inconsapevolmente alla spasmodica ricerca di un compagno come una quaglia nella stagione dell’accoppiamento. Ogni individuo del sesso opposto nel quale si imbatte  è esaminato ai raggi X anche a lunga distanza( in questi momenti le cinque diottrie mancanti ritornano miracolosamente). Superata la fase “fisionomica” si cerca di avere un primo contatto verbale con il soggetto: se la studentessa non fuma, da questo momento improvvisamente andrà in giro con le sigarette in borsa, ma prontamente senza accendino; spezzerà volontariamente la punta a tutte le matite per poter chiedere un temperino in prestito(anche se personalmente non ho mai visto un ragazzo con un temperino nell’astuccio, anzi, in realtà non ho mai visto un ragazzo con l’astuccio) ; inoltre dimenticherà forzatamente tutto il programma d’esame per poter chiedere falsi chiarimenti, passando anche per cretina.  Giunta a casa la prima cosa che fa è quella di cercarlo su facebook: invia la richiesta d’amicizia(dopo avergli detto appena “ciao”) mentre già si vede vestita da sposa sull’altare. Aspetta con ansia la notifica rossa e poi si catapulta sulla sua bacheca. A questo punto basta solo un fugace sguardo per capire che forse è meglio tornare dai libri: nella migliore delle ipotesi lui è “fidanzato ufficialmente con Pinca Palla” e ogni due post c’è una canzone di Tiziano Ferro seguita da un culo capovolto (“ <3 ”)  che provocano nella studentessa picchi altissimi di glicemia e carie dentarie; nella peggiore invece lui gioca a Farmville, o Petville, o Cityville, e quindi le uniche cose di cui ha bisogno sono legna, mangime e sementi. Esiste in realtà anche un’altra categoria di “papabili” che forse risulta essere quella più criptica da comprendere per la studentessa, ossia quelli che flirtano apertamente in classe o al bar e che poi hanno una bacheca su FB marcata da quella che si scopre essere la fidanzata come un cane fa nel parco con la sua pipì.  Alla luce di tutti questi aggiornamenti di stato la studentessa decide di spegnere il pc , si avvicina alla scrivania, accarezza il libro e sospira: ”Domani è un altro capitolo!”

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